L’automazione nel caffè
Il migliore amico del barista
Il numero di novembre/dicembre 2024 del Global Coffee Report contiene informazioni sull’impegno di Unic nei confronti dell’automazione, attraverso una discussione aperta con Tommaso Fontana-Rava, General Manager, e Lisa Levi, Director of Marketing and Customer Experience.
Quando pensiamo all’automazione, spesso ci vengono in mente visioni futuristiche di robot che servono il caffè. Tuttavia, le radici dell’automazione nell’industria del caffè risalgono all’inizio del XX secolo. Un pioniere in questo campo, il produttore francese di macchine da caffè espresso Unic, ha integrato l’automazione fin dalla sua fondazione nel 1919. La prima macchina dell’azienda, la Idrotermica, era in grado di tostare, macinare e preparare i chicchi di caffè, diventando così uno dei primi esempi di macchina “bean-to-cup”.
L’impegno di Unic per l’automazione è cresciuto negli anni ’60 con l’uscita della Contact prima macchina super-automatica. Questa innovazione ha snellito i flussi di lavoro dei baristi e ha permesso loro di concentrarsi sui clienti piuttosto che sui dettagli tecnici. Nel corso degli anni, Unic ha continuato a introdurre nuovi brevetti e tecnologie per migliorare il comfort del barista e la qualità del caffè, tra cui il sistema di dosaggio automatico Dosamat e il portafiltro idraulico Easylock per ridurre lo sforzo del polso.
Le attuali macchine Tango XP e Stella Epic esemplificano la dedizione di Unic alla qualità e alla facilità d’uso. Queste macchine assicurano un sapore costante, semplificano la calibrazione e consentono flussi di lavoro efficienti nelle caffetterie più affollate. Per Unic, l’automazione consiste nel creare esperienze di caffè affidabili e di alta qualità, consentendo ai baristi di entrare in contatto con i clienti.
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